lunedì 2 gennaio 2017

Desiderio e libertà....sfumature significative

C'è chi ancora trasmette il concetto di libertà dal desiderio per sentirsi finalmente liberi senza aver colto la sottile - neanche tanto - differenza tra desiderio e bramosia. Pazienza, almeno su un punto siamo della stessa opinione: c'è bisogno di
LIBERTA'!


Tutti noi abbiamo le esperienze del cibarci ogni giorno, quindi la sensazione di fame che il nostro stomaco manda al nostro cervello è una cosa conosciutissima e quotidiana. Pochi di noi, invece, hanno sperimentato la fame pazzesca che si può provare quando c'è scarsità di alimenti. Poniamo per ipotesi il potersi cibare soltanto una volta al giorno oppure, osando ancor di più, solo un paio di volte al mese. Ecco, questo livello di fame credo, nel mondo occidentale, ben poche persone l'abbiano sperimentato davvero e deve essere molto, molto doloroso e angosciante. Ancor più angosciante, per dei genitori, non aver di che sfamare i propri figli. Questo livello di povertà colpisce ancora moltissime Anime nel mondo, ma non noi.

Ora, senza entrare nei meandri dell'alimentazione equilibrata che prevede l'introduzione di alimenti davvero nutritivi e non soltanto di qualcosa che plachi i "morsi" della fame, fermiamoci soltanto alla considerazione della differenza tra l'appetito di chi mangia solo un paio di volte al mese e chi mangia i tanto consigliati cinque pasti al giorno. Credo ci sia una differenza significativa tra i due estremi in quanto a sensazioni fisiche e in quanto ai ragionamenti o piuttosto sragionamenti che gli squilibri chimici della carenza alimentare provocano, oltre al dolore psichico che anche in presenza di un buon equilibrio chimico ci sarebbe.

Ecco, sono abbastanza convinta che il desiderio che proviene da un bisogno primario mai soddisfatto è il desiderio a cui si fa riferimento in quanto ostacolante della libertà. In effetti, la mancata soddisfazione di un bisogno fondamentale (come nell'esempio fatto, del cibo) crea l'ossessione del suo appagamento e, nel caso l'appagamento non avvenga mai, porta anche alla morte psichica e fisica dell'interessato. Tra questi bisogni fondamentali troviamo

C'è un abisso di differenza, però, tra questo desiderio e quello provato da chi, sano e sazio, ha a cuore di soddisfare il senso del gusto attraverso il palato. Per tale persona, la creazione di pietanze deliziose diventa una "necessità" attraverso cui provare un piacere in più nella vita, un piacere a cui la prima tipologia di persona non ha accesso finché non appaga il bisogno e guarisce il trauma che esso ha indotto.

Tra questi due estremi, ci sono tante ma proprio tante sfumature che vanno a creare le personali ed uniche esperienze dei singoli in cui, a volte, c'è un abbinamento molto particolare di bisogni primari soddisfatti e insoddisfatti che generano un desiderio malsano. Cosa lo rende malsano? Il fatto che non si riesca a distinguere la sua natura. I bisogni primari DEVONO essere soddisfatti, SEMPRE, altrimenti generano miliardi di bisogni secondari che, anche se soddisfatti, mai andranno a "sfamare" davvero, generando schiavitù.

Ma, c'è da chiedersi, esiste allora un desiderio che sia solo ispirante, motivante e corroborante che dia ancor più sapore di Libertà alla Vita? La mia opinione è che esista e che tutto lo spazio da colmare tra i due consista nella ricerca e nella crescita che ogni Anima è venuta a fare, ognuna nel suo specifico campo d'Azione.


CantodiStella@NativaperNatura

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